Quando si parla di FALA (acronimo di Farmaci ad Alto Livello di Attenzione), si intendono tutti quei medicamenti che necessitano di particolare attenzione nella loro gestione e utilizzo. Questa caratteristica è determinata dal loro potenziale rischio di danni significativi sulla salute del paziente se utilizzati in modo scorretto, in questo caso le conseguenze possono essere devastanti.
Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, i FALA sono identificati all’interno di queste categorie di farmaci:
- Agonisti adrenergici
- Anestetici generali per endovena
- Anestetici locali iniettabili
- Bloccanti neuromuscolari
- Anticoagulanti
- Antiaritmici
- Oppioidi
- Benzodiazepine per endovena
- Digitalici
- Insulina
- Ipoglicemizzanti orali
- Sodio nitroprussiato
- Soluzioni di calcio
- Soluzioni di magnesio
- Antineoplastici
- Stupefacenti
- Soluzioni di potassio
- Soluzione concentrate di sodio cloruro
La corretta gestione di questa tipologia di farmaci fa parte di una grossa parte degli interventi preventivi del risk management, nei quali l’infermiere è uno dei protagonisti.
L’infermiere durante lo svolgimento della routine lavorativa è soggetto a diversi distrattori che lo possono indurre a svariati errori che vanno dallo stoccaggio dei medicamenti fino alla somministrazione.
Dato l’ampio ventaglio di rischi sui quali l’operatore può incorrere, il Ministero della Salute ha redatto più raccomandazioni inerenti l’utilizzo dei farmaci nelle quali sono sempre presenti questa specifica tipologia di medicamenti. Basti pensare a:
- La Raccomandazione sull’utilizzo dello soluzioni contenenti il potassio (RM n.1), in quanto il potassio fa parte dei FALA;
- La Raccomandazione n. 7, inerente alla corretta gestione dei farmaci – i medicamenti in questione, dato il loro rischio elevatissimo nel causare gravi danni o anche la morte del paziente se utilizzati in modo scorretto, devono seguire dei percorsi ben precisi;
- La Raccomandazione sulla gestione dei farmaci LASA (n.12) – all’interno di questa categoria di medicamenti (potete vedere l’articolo specifico pubblicato sul blog) spesso sono presenti dei farmaci ad alto livello di attenzione;
- Stesso discorso vale per la:
- Raccomandazione n.17 (riconciliazione farmacologica) – in fase di ricovero, il medico può incappare nei FALA durante la ricognizione e, di conseguenza, nella riconciliazione della terapia;
- Raccomandazione n.18 (rischio derivante dall’uso di acronimi, abbreviazioni, sigle, etc.);
- Raccomandazione n.19 (utilizzo forme farmaceutiche solide e orali) – tra i farmaci ad alto livello di attenzione sono presenti le suddette forme farmaceutiche.
Detto ciò, le difficoltà sulla gestione dei FALA si possono ritrovare in ogni fase del percorso dei farmaci e, di conseguenza, gli attori sono molteplici, ma tra le figure predominanti vi è l’infermiere.
Inoltre, sono interessate tutte le realtà sanitarie, dalle RSA alle terapie intensive.
Questa multifattorialità di rischi derivanti dall’uso di questa particolare famiglia di medicamenti aumenta in modo esponenziale il rischio di “incappare” in un evento avverso e/o sentinella.
Proprio per questo, come nel caso dei farmaci LASA, quando il personale è adeguatamente informato e formato sui fattori di rischio inerenti alla gestione dei farmaci, è possibile mettere in atto azioni preventive con l’obiettivo di non compromettere la sicurezza del paziente e delle cure.
La azioni che determinano la garanzia della sicurezza della salute della popolazione attraverso la corretta gestione dei FALA, dipendono dall’Azienda Sanitaria e dal singolo operatore.
Per quanto riguarda il personale sanitario, questo deve:
- Seguire le indicazioni aziendali sulla gestione dei farmaci all’interno dei vari reparti e servizi;
- Rimanere aggiornato come previsto dalla normativa vigente;
- Responsabilizzarsi in base alla professione di appartenenza;
- Partecipare alle attività formative dell’Azienda;
- Mettere in campo tutte quelle attività inerenti la sicurezza nella gestione dei farmaci (chi prepara la terapia è lo stesso operatore che la somministra, compilare la scheda di terapia contestualmente alla somministrazione, utilizzare correttamente gli strumenti in dotazione per la gestione dei FALA – come lo stoccaggio in armadi/ripiani dedicati, l’identificazione evidente del medicamento attraverso una specifica segnaletica come un punto nero sulla confezione, etc.).
La Struttura ha la responsabilità di:
- Garantire strumenti adeguanti al personale (procedura, istruzioni operative, protocolli, linee guida, etc.)
- Formare il personale;
- Monitorare lo stato di aggiornamento del personale;
- Monitorare periodicamente lo stato degli armadi farmaceutici;
- Valutare periodicamente le capacità e conoscenze del personale;
- Rendere accessibili al personale le normative vigenti, linee guida, procedure interne, etc. (come un sistema di intranet aziendale);
- Sensibilizzare la popolazione attraverso brochure e/o informative sulla corretta tenuta dei farmaci a domicilio (i FALA sono presenti anche all’interno delle nostre case!);
- Avere a diposizione strumenti operativi quali la cartella clinica, la scheda unica di terapia e il deposito farmaci tutti informatizzati.
In conclusione, come per i LASA, una gran parte del percorso “gestione dei Farmaci ad Alto Livello di Attenzione” vede l’infermiere come protagonista sia nelle azioni preventive e correttive, sia, purtroppo, negli eventi avversi e sentinella.
L’infermiere, date le competenze e responsabilità intrinseche della propria figura professionale, ha tutti gli strumenti e le capacità necessarie atte a garantire il più alto livello di cure assistenziali possibili.
BIBLIOGRAFIA
- Raccomandazione Ministeriale n.1 “Raccomandazione sul corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di cloruro potassio”, marzo 2008;
- Raccomandazione Ministeriale n.7 “Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica”, marzo 2008;
- Ministero della Salute, Dipartimento della qualità Direzione Generale della programmazione sanitaria dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema, Ufficio III, “Sicurezza dei pazienti e gestione del rischio clinico – Manuale per la formazione dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Famiglia”, marzo 2010;
- Raccomandazione Ministeriale n.12 “Raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci “Look-alike/Sound-alike”, agosto 2010;
- Raccomandazione Ministeriale n.17 “Raccomandazione per la riconciliazione farmacologica”, dicembre 2014;
- Raccomandazione Ministeriale n.18 “Raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia conseguenti all’uso di abbreviazioni, acronimi, sigle e simboli”, settembre 2018;
- Raccomandazione Ministeriale n. 19 “Raccomandazione per la manipolazione delle forme farmaceutiche orali e solide”, ottobre 2019;
- https://salute.regione.emilia-romagna.it/normativa-e-documentazione/rapporti/archivio/Linee%20di%20indirizzo%20per%20la%20gestione%20clinica%20dei%20farmaci%20-%202014.pdf
- https://www.asl.rieti.it/fileadmin/user_upload/6.REMS_Procedura_sicurezza_terapia_farmacologica-istruzioni_corretta_gestione_carrello_emergenze.pdf
- https://www.regione.lazio.it/sites/default/files/2021-03/Sicurezza-terapia-farmacologica-2020.pdf
- https://www.aulss9.veneto.it/index.cfm?action=mys.apridoc&iddoc=8768