L’infezione da papilloma virus umano (Human papilloma virus, HPV) è causa ben nota di cancro della cervice uterina e di altri tumori anogenitali (ano, vulva, vagina e pene) e di tumori della regione testa collo.
Il virus viene facilmente trasmissibile attraverso il contatto, in particolare quello sessuale, ma la trasmissione può essere anche verticale da madre-figlio al momento della nascita ed in questo caso l’HPV può essere causa di papillomatosi respiratoria ricorrente. Inoltre, è stato riportato che in una più ridotta percentuale di casi, il virus può essere trasmesso anche attraverso il contatto manuale, con superfici infette in ambienti molto affollati e non adeguatamente igienizzati oppure utilizzo di asciugamani e indumenti intimi infetti. L’infezione che si instaura nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente, ma a seconda dei ceppi infettanti può portare a verruche cutanee a carico di ogni parte del corpo oppure a condilomi a carico delle mucose urogenitali, oculari e del cavo orale. In una piccola percentuale di soggetti l’infezione diviene però persistente e questo costituisce un importante fattore di rischio per lo sviluppo delle lesioni precancerose e del cancro.
I condilomi genitali si presentano isolati o a grappolo, singoli o multipli, rosei o pigmentati e la maggior parte di questi si possono rilevare anche ad occhio nudo.
La persistenza del virus allo stato latente spiega le recidive delle manifestazioni cliniche e la fluttuazione nel tempo della presenza di HPV DNA nei tessuti. La latenza del virus è responsabile della ricomparsa della malattia dopo trattamento e rende spesso impossibile la differenziazione tra persistenza e reinfezione
Ruolo dell’infermiere nell’infezione da HPV:
Nel caso specifico, il ruolo principale dell’infermiere, consiste:
- promozione di pratiche e comportamenti che favoriscano il mantenimento della salute sessuale. Lo scopo è quello di concentrare l’attenzione sulla potenzialità di benessere dell’individuo e incoraggiarlo a cambiare le sue abitudini personali, il suo stile di vita e l’ambiente, per migliorare la propria salute e il proprio benessere. A questo scopo l’infermiere si occuperà dei seguenti aspetti: fornire informazioni circa la necessità di programmare visite regolari focalizzate sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce, sull’identificazione di problemi ginecologici e della funzione riproduttiva
- mantenere un atteggiamento aperto privo di pregiudizi, in modo che la donna possa sentirsi a suo agio nel discutere problemi personali. L’infermiere deve assumere un comportamento empatico e sensibile e valutare l’effetto di tali problemi sulla paziente e sul coniuge. L’educazione, come funzione del nursing, è inclusa in tutte le leggi sull’esercizio della professione infermieristica, divenendo una funzione indipendente e una responsabilità primaria della professione infermieristica. L’enfasi sull’educazione sanitaria deriva in parte dal diritto pubblico a un’assistenza sanitaria completa, e riflette l’emergenza di un pubblico informato che fa domande più significative sulla salute e i servizi sanitari che riceve, ma è anche una strategia per ridurre i costi dell’assistenza sanitaria attraverso la prevenzione delle malattie, evitando trattamenti medici costosi, diminuendo la degenza ospedaliera e facilitando una dimissione precoce.