Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo incremento degli accessi al Pronto Soccorso in conseguenza dei seguenti fattori:
- un sempre maggior bisogno del cittadino di ottenere dal servizio pubblico una risposta ad esigenze urgenti o comunque percepite come tali;
- il miglioramento delle cure con aumento della sopravvivenza in pazienti affetti da pluripatologie che con sempre maggior frequenza necessitano dell’intervento del sistema d’emergenza-urgenza;
- il ruolo di rete di sicurezza rivestito dal Pronto Soccorso per categorie socialmente deboli;
- la convinzione del cittadino di ottenere un inquadramento clinico terapeutico migliore e in tempi brevi;
- la prevalenza del modello di salute centrato sull’Ospedale rispetto al modello preventivo-territoriale centrato sulla Medicina di Base
- il notevole sviluppo del sistema organizzato di emergenza sanitaria non compensato da una opportuna consapevolezza da parte del cittadino dei compiti ad esso affidati.
- il modello organizzativo della medicina territoriale non sempre ha assicurato una adeguata risposta alle esigenze del cittadino
Il Pronto Soccorso è diventato, spesso, per i cittadini punto prevalente di riferimento anche per le richieste che dovrebbero essere erogate da altri servizi socio – assistenziali. L’eccessivo ricorso improprio al Pronto Soccorso comporta: lunghe attese per i cittadini; elevata pressione sul personale sanitario; disagi e difficoltà nello svolgimento di attività sui pazienti a maggiore criticità; incremento rilevante dei costi.
E’ necessario adottare azioni di riorganizzazione del servizio di Pronto Soccorso e, contemporaneamente, dell’assistenza sanitaria territoriale attraverso modelli organizzativi diversificati unendo diverse figuri multiprofessionali.
I modelli territoriali proposti, invece, costituiscono le vere risposte cui far riferimento per una definitiva sistematizzazione della problematica assistenziale.
- Ambulatorio per la gestione dei codici bianchi: da attivare presso i presidi ospedalieri cittadini nei quali il Pronto Soccorso registra frequentemente un iperafflusso di utenti (accessi/anno al di sopra di 25.000) o condizioni di flussi periodicamente elevati o irregolari. Tale ambulatorio ha la finalità di garantire una risposta sanitaria a quei soggetti che non presentano patologie a carattere di emergenza- urgenza. Può essere collocato nella struttura ospedaliera o nelle sue immediate vicinanze, con percorsi di accesso ben differenziati da quelli del Pronto Soccorso. I pazienti vi affluiranno una volta effettuato il Triage presso il Pronto Soccorso
- Punti di Primo Intervento (PPI): Sono denominati Punti di Primo Intervento quelle strutture che, distribuite omogeneamente sul territorio e con orario di attività articolato nell’arco delle 12 o 24 ore giornaliere secondo le esigenze locali, dispongono di competenze cliniche e strumentali adeguate a fronteggiare e stabilizzare, temporaneamente, le emergenze fino alla loro attribuzione al Pronto Soccorso dell’Ospedale di riferimento ed in grado di fornire risposte a situazioni di minore criticità e bassa complessità.
- Assistenza Territoriale Integrata: si tratta dello sviluppo di una collaborazione fra più professionisti che rende possibile lo scambio di opinioni e pareri clinici, la condivisione di spazi e attrezzature, l’utilizzo più efficiente del personale di supporto, la garanzia di una copertura oraria maggiore dell’attività sia ambulatoriale che domiciliare, la possibilità di un’organizzazione del lavoro più flessibile con possibilità di visite e altre prestazioni su appuntamento.
- Il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica): garantisce la continuità nell’assistenza sanitaria ai cittadini quando gli ambulatori dei medici di base sono chiusi. Le prestazioni riguardano quelle non urgenti ma non rinviabili al giorno successivo.
Vantaggi:
- Garantire la continuità delle cure
- la riduzione dei ricoveri inappropriati
- riequilibrio fra ospedale e territorio
- Garantire un elevato livello di integrazione tra i diversi servizi sanitari e sociali
- maggiore fruibilità e accessibilità dei servizi e delle attività territoriali da parte dei cittadini