Nel panorama della lotta all'HIV, una recente collaborazione tra l'Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e l'Ospedale Luigi Sacco di Milano ha portato a un'importante novità: per la prima volta in Italia verrà offerta la possibilità di trattare l'infezione da HIV con la terapia preventiva iniettiva, conosciuta come Pre-Esposizione Profilassi (Prep).
La Prep è una strategia di prevenzione che coinvolge l'assunzione di farmaci antiretrovirali da parte di persone non infette per ridurre il rischio di contrarre l'HIV. Fino ad oggi, la Prep era disponibile solo in forma orale, ma grazie a questa collaborazione innovativa sarà possibile somministrare il trattamento in modo iniettivo, offrendo così una nuova opzione per coloro che desiderano proteggersi dall'infezione da HIV.
L'Istituto Spallanzani e l'Ospedale Sacco sono due istituzioni di eccellenza nel campo delle malattie infettive e dell'HIV in Italia, e la loro collaborazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta all'HIV nel nostro paese. Questo nuovo approccio terapeutico offre la possibilità di una protezione più efficace e duratura rispetto alla terapia orale, fornendo una maggiore flessibilità e convenienza per i pazienti che scelgono di utilizzare la Prep come metodo di prevenzione.
La terapia iniettiva consiste nella somministrazione di un farmaco antiretrovirale chiamato cabotegravir tramite iniezione intramuscolare ogni due mesi. Questo metodo ha dimostrato di essere altamente efficace nella prevenzione dell'HIV in studi clinici condotti in tutto il mondo, offrendo un livello di protezione simile o addirittura superiore rispetto alla terapia orale.
Uno dei principali vantaggi della Prep iniettiva è la maggiore compliance dei pazienti rispetto alla terapia orale, in quanto l'iniezione bisettimanale elimina la necessità di ricordare di prendere una pillola ogni giorno. Questo può essere particolarmente utile per coloro che hanno difficoltà a seguire regolarmente un regime terapeutico complesso, migliorando così l'aderenza al trattamento e riducendo il rischio di contrarre l'infezione da HIV.
Inoltre, la terapia iniettiva può offrire una maggiore riservatezza e discrezione rispetto alla terapia orale, in quanto non richiede di tenere a casa un flaconcino di pillole antiretrovirali. Questo può essere particolarmente importante per coloro che desiderano mantenere la propria condizione di salute riservata e non desiderano condividere con gli altri il proprio stato sierologico.
È importante sottolineare che la Prep iniettiva non è una soluzione definitiva per la prevenzione dell'HIV e non protegge dalle altre malattie sessualmente trasmissibili. Pertanto, è fondamentale continuare a praticare sesso sicuro e adottare comportamenti a basso rischio per ridurre al minimo la possibilità di contrarre l'HIV e altre infezioni.
In conclusione, la disponibilità della terapia preventiva iniettiva per l'HIV rappresenta un importante passo avanti nella lotta all'infezione da HIV in Italia. Grazie alla collaborazione tra l'Istituto Spallanzani e l'Ospedale Sacco, i pazienti avranno ora accesso a una nuova opzione terapeutica che offre una protezione efficace e conveniente contro il virus. Questo sviluppo apre nuove prospettive nella prevenzione dell'HIV e pone le basi per un futuro più sicuro e salutare per tutti.












































