Il 25 gennaio, l’importante associazione medica Cimo-Fesmed, rappresentata da Quici, si è unita per discutere delle modalità di protesta della categoria e delle richieste urgenti da porre alle istituzioni per migliorare la professione medica e il sistema sanitario nazionale.
In un momento storico in cui la professione medica è soggetta a continui cambiamenti e sfide, è fondamentale chiedere risposte immediate alle istituzioni per garantire una pratica medica di qualità e sostenibile nel tempo. Tra le richieste principali avanzate da Cimo-Fesmed, c’è la definizione precisa dell’atto medico, al fine di limitare il trasferimento costante di attività mediche verso altri professionisti sanitari. Questo fenomeno, noto come “task shifting”, può compromettere la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti e mettere a rischio la sicurezza delle cure.
Un’altra importante richiesta è la depenalizzazione dell’atto medico, che potrebbe contribuire a ridurre i costi legati alla medicina difensiva, stimati intorno ai 13 miliardi di euro all’anno. La medicina difensiva si verifica quando i medici praticano la medicina in modo eccessivamente cauto per evitare cause legali, con conseguenti costi aggiuntivi per il sistema sanitario e possibili ritardi nelle diagnosi e nei trattamenti.
Inoltre, Cimo-Fesmed rivendica la presenza di medici in tutti gli organi decisionali che definiscono l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale. È fondamentale che chi opera direttamente sul campo abbia voce in capitolo nelle decisioni che influenzano la pratica medica quotidiana e l’accesso alle cure da parte dei pazienti.
La professione medica è in continua evoluzione, e i medici devono affrontare sfide sempre nuove e complesse. È importante che le istituzioni ascoltino le richieste della categoria e lavorino insieme per creare un ambiente lavorativo più favorevole, che permetta ai medici di svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi e garantire un’assistenza sanitaria di qualità a tutti i cittadini.
In conclusione, il focus sulla protesta dei medici rappresentata da Cimo-Fesmed è un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide e le necessità della professione medica, e per promuovere un dialogo costruttivo tra le istituzioni e la categoria al fine di migliorare il sistema sanitario e garantire cure sicure ed efficaci per tutti.