Nell’ambito dell’industria farmaceutica italiana, la questione dei payback rappresenta un’importante sfida da affrontare. Ne parliamo con da Silva, rappresentante di Gilead, un’azienda che si impegna nel produrre farmaci di alta qualità e valore, interamente “made in Italy”.
Da Silva, potrebbe spiegarci meglio cosa si intende per “effetti payback” nell’ambito dell’industria farmaceutica?
Certamente. Gli effetti payback si verificano quando le risorse investite nella ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci non si traducono immediatamente in profitti, ma richiedono un periodo di tempo più lungo per essere recuperate. Questo fenomeno può mettere a dura prova le aziende farmaceutiche, in particolare quelle che puntano sull’innovazione e sulla produzione di farmaci di alta qualità.
Qual è l’approccio di Gilead nel gestire gli effetti payback e nel difendere il valore dei farmaci “made in Italy”?
La nostra strategia si basa sull’investimento costante in ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di portare sul mercato farmaci innovativi che possano fare la differenza nella vita dei pazienti. Inoltre, puntiamo a valorizzare il know-how e la competenza presenti in Italia, promuovendo la produzione locale e sottolineando l’importanza del marchio “made in Italy” per garantire standard elevati di qualità e sicurezza.
Quali sono le principali sfide che l’industria farmaceutica italiana deve affrontare oggi?
Una delle sfide principali è rappresentata dalla concorrenza internazionale e dalla pressione dei prezzi, che possono mettere a rischio la sostenibilità economica delle aziende del settore. Inoltre, è fondamentale garantire un ambiente normativo favorevole all’innovazione e alla ricerca, promuovendo la collaborazione tra pubblico e privato e facilitando l’accesso ai finanziamenti per lo sviluppo di nuove terapie.
Come potrebbe l’Italia sfruttare al meglio le proprie risorse e competenze nel settore farmaceutico?
L’Italia dispone di un’eccellente base scientifica e di un patrimonio di conoscenze che possono essere valorizzati attraverso investimenti mirati e politiche industriali incentrate sull’innovazione. Inoltre, è importante promuovere la formazione di nuove figure professionali specializzate nel settore farmaceutico e favorire la creazione di sinergie tra università, centri di ricerca e industria per favorire lo sviluppo di nuove soluzioni terapeutiche.
In conclusione, possiamo affermare che l’industria farmaceutica italiana si trova di fronte a sfide importanti ma anche a opportunità concrete per crescere e affermarsi a livello internazionale. Attraverso un impegno costante nell’innovazione, nella qualità e nella valorizzazione delle risorse del nostro Paese, possiamo contribuire a garantire un futuro sostenibile e di successo per il settore farmaceutico italiano.