Eseguire correttamente un prelievo significa salvaguardare il patrimonio venoso di un paziente. Nonostante l’esecuzione di un prelievo venoso sia una delle pratiche più diffuse, si raccomanda di seguire le principali norme di sicurezza e di applicare le norme sulla protezione degli operatori e lo smaltimento dei rifiuti. Inoltre prima del prelievo occorre raccomandare al paziente di rispettare un periodo di digiuno (8 ore) e di astensione da fumo, alcol, caffeina e farmaci.
Prima di effettuare un prelievo si raccomanda di:
- Identificare il paziente controllando il braccialetto, se presente, o chiedendo nome e cognome, non è sufficiente dire “lei è il signor…?” Perché un paziente confuso può rispondere di sì (grado a);
- Controllare la tessera sanitaria o altri documenti (grado a);
- Entrare in stanza con le provette di un solo paziente (grado a);
- Controllare che le provette corrispondano alla prescrizione (grado a);
- Etichettare le provette prima del prelievo (grado a);
- Riportare in etichetta il volume di sangue necessario e il livello minimo di riempimento (grado a).
Osservazioni:
- Evidenze scientifiche consigliano di preferire aghi di calibro pari a 20 o 21 G
- Il prelievo venoso da ago cannula è sconsigliato
- Le vene da preferire sono quelle centrali dell’avambraccio (cubitale e cefalica), in alternativa scegliere la vena basilica
- Evitare se è possibile mani o piedi
- Il laccio emostatico dovrà essere posizionato circa 10 cm al di sopra del sito prescelto
- Eseguire sempre l’antisepsi del punto di prelievo