L’ Helicobacter Pylori è il principale agente eziologico di diverse patologie gastroduodenali, come la gastrite, la dispepsia, l’ulcera peptica, il linfoma gastrico MALT e l’adenocarcinoma dello stomaco ed inoltre è coinvolto nella patogenesi di diverse malattie extra-gastriche. Vi è unanime consenso internazionale nel considerare la gastrite da H. pylori come una malattia infettiva, anche quando i pazienti non hanno sintomi ed indipendentemente dalla presenza di complicanze, come l’ulcera peptica ed il cancro gastrico. Pertanto, tutti i soggetti con infezione da H. pylori dovrebbero ricevere una terapia di eradicazione, a meno che non ci siano particolari controindicazioni. Inoltre, l’infezione da H. pylori può avere un effetto additivo per il sanguinamento dell’ulcera peptica in pazienti che usano cronicamente farmaci antinfiammatori non-steroidei (FANS) o acido acetilsalicilico (ASA) a basso dosaggio, e l’eradicazione dell’H. pylori sembra ridurre il rischio di ulcera peptica sanguinante in questi pazienti. Pertanto, secondo le linee guida, l’H. pylori dovrebbe essere ricercato ed eradicato in tutti pazienti che usano cronicamente FANS o ASA ed hanno una storia di ulcera peptica.
È opportuno infine sottolineare come l’International Agency for Research on Cancer (IARC) abbia inserito l’H. pylori nel gruppo degli agenti carcinogeni di tipo 1 per il cancro dello stomaco. L’eradicazione dell’H. pylori svolge un ruolo importante nella prevenzione primaria del cancro gastrico.
L’eradicazione dell’infezione è cruciale e sta diventando sempre più difficile da raggiungere a causa della aumentata resistenza dell’H. pylori agli antibiotici comunemente utilizzati nella pratica clinica. Peraltro, una terapia guidata dall’ antibiogramma è scarsamente praticabile in Italia, così come nel resto del mondo, poiché i test di suscettibilità agli antibiotici condotti mediante coltura o test genetici su campioni bioptici di mucosa gastrica sono ancora scarsamente disponibili, sono difficili da eseguire e necessitano dell’esecuzione della gastroscopia.
Pertanto, il trattamento dell’infezione da H. pylori nella pratica clinica è basato necessariamente su terapie prescritte empiricamente. È quindi molto importante adattare le raccomandazioni terapeutiche ai diversi tassi di resistenza alla claritromicina, metronidazolo o alla duplice resistenza a claritromicina e metronidazolo. La gestione terapeutica dei pazienti con infezione da H. pylori è in evoluzione per quanto concerne gli schemi terapeutici e la loro durata, proprio in funzione delle diverse prevalenze nazionali di ceppi batterici farmaco-resistenti.
FONTE: Gov