In vista del 5 maggio Giornata Mondiale per l’Igiene delle Mani (promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS – a partire dal 2005), non è mai scontato ribadire l’importanza della corretta pratica di quest’azione, tanto semplice quanto indispensabile per la riduzione e gestione del rischio di infezioni (soprattutto di quelle correlate all’assistenza sanitaria, le ICA).
Secondo il Piano di Interventi Regionale sull’Igiene delle Mani e la letteratura di riferimento, la corretta pratica dell’igiene delle mani rappresenta l’attività preventiva di maggior efficacia nella prevenzione e gestione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA), in quanto concorre alla riduzione di:
- Colonizzazione e infezione del paziente da parte di microrganismi potenzialmente patogeni
- Diffusione di microrganismi potenzialmente patogeni
- Infezioni causate da microrganismi endogeni
- Colonizzazione e infezione degli operatori sanitari
Questa attività igienica non deve essere etichettata come mera precauzione standard, ma come strumento chiave per la gestione e monitoraggio delle infezioni, in quanto è un intervento che interessa e influenza tutti i contesti relativi al rischio infettivo (infezioni del sito chirurgico, quelle correlate a procedure invasive quali il cateterismo vescicale o il posizionamento di cateteri venosi centrali e non, polmoniti associate all’utilizzo di ventilatori meccanici, etc.).
Si stima che attraverso l’attivazione di adeguate azioni di monitoraggio e prevenzione, tra cui il lavaggio delle mani, le ICA possano essere ridotte fino al 50%.
Purtroppo, secondo i dati estrapolati dalla letteratura, l’adesione a questa semplice pratica è spesso bassa e insufficiente. Nelle strutture sanitarie in cui non sono stati implementati appositi programmi di sensibilizzazione l’adesione è inferiore al 40% e nelle strutture sanitarie per anziani è sotto il 20%.
L’OMS e il Ministero della Salute definisce che la corretta pratica dell’igiene delle mani è fondamentale in tutti i momenti dell’assistenza e deve essere eseguita secondo due modalità principali:
- Frizione con soluzione alcolica – obiettivo: ridurre la flora microbica transitoria
- Lavaggio con acqua e sapone o con acqua e sapone antisettico – obiettivo: allontanamento meccanico della flora microbica transitoria; il sapone antisettico viene applicato per la sua azione antimicrobica.
In base a quanto detto finora, garantendo una corretta igiene delle mani e degli ambienti sanitari, il rischio di contrarre infezioni si riduce notevolmente.
Per fare ciò, oltre a seguire con attenzione tutti gli step inerenti al frizionamento con soluzione alcolica e al lavaggio con acqua e sapone, bisogna necessariamente mettere in pratica i seguenti accorgimenti:
- Non indossare anelli, bracciali, bigiotteria e simili durante le attività lavorative – la cute coperta da questi oggetti è più colonizzata
- Rimboccare le maniche fino al gomito se necessario
- Tenere le unghie corte e ben curate; non utilizzare unghie artificiali o ricostruite, non utilizzare smalto – il materiale artificiale come lo smalto è estremamente poroso, tale da favorire la colonizzazione di microrganismi patogeni
- Mantenere la cute integra ed elastica
Per quanto riguarda quest’ultimo punto, bisogna:
- Evitare di lavarsi le mani con acqua troppo calda
- Non indossare i guanti quando le mani non sono perfettamente asciutte
- Indossare i guanti solo quando è necessario
- Evitare di lavare le mani con acqua e sapone immediatamente prima o dopo l’uso di una soluzione alcolica
- Asciugare accuratamente le mani dopo averle lavate con acqua e sapone
- Applicare regolarmente una crema protettiva
In conclusione, le mani del personale sanitario sono il veicolo più comune per la propagazione di microrganismi patogeni. Proprio per questo motivo l’adesione di tutti (professionisti sanitari, utenti, caregiver, personale amministrativo, etc.) alle corrette pratiche igieniche è necessaria e cruciale per la diminuzione dei tassi delle ICA e delle relative conseguenze acute e non.
L’infermiere, come professionista in prima linea, deve essere d’esempio per tutte le persone con cui si interfaccia, deve promuovere costantemente una cultura di sicurezza della salute garantendo, attraverso il suo operato, un’assistenza di qualità.
BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA
- Manuale per gli osservatori, OMS, 2007
- Hand Hygiene Technical Reference Manual. WHO, 2009
- Guide to Implementation: A Guide to the Implementation of the WHO Multimodal Hand Hygiene Improvement Strategy. WHO, 2009
- Codice Deontologico delle Professioni Infermieristcihe, FNOPI, 2019
- CRRC, Piano di Intervento Regionale sull’Igiene delle Mani, 19 febbraio 2021
- https://www.salute.gov.it/portale/malattieInfettive/dettaglioContenutiMalattieInfettive.jsp?lingua=italiano&id=5570&area=Malattie%20infettive&menu=vuoto Aggiornato al 4 maggio 2021
- https://www.nurse24.it/studenti/standard/cinque-momenti-igiene-mani.html aggiornato al 5 maggio 2021
- https://www.epicentro.iss.it/igiene-mani/giornata-mondiale-2023