L’attività educativa che serve a mantenere, sviluppare e incrementare le conoscenze, le competenze e le performance degli operatori della sanità e che viene denominata ECM (Educazione Continua in Medicina) è stata introdotta in Italia con il Decreto 229/1999 ed è stata concretamente attivata in tutto il Paese dal 2002 e ulteriormente regolata in base all’accordo Stato/Regioni dal 01/08/2007. La partecipazione ad un’iniziativa didattica accreditata per l’ECM da diritto all’acquisizione di crediti.
Il sistema di crediti ECM è unico a livello nazionale e i crediti acquisiti hanno lo stesso valore. Non vi sono differenze tra crediti ECM acquisiti frequentando attività finalizzate ad obiettivi formativi nazionali o regionali. Lo sviluppo della formazione continua dei professionisti della Sanità, tuttavia, richiede l’utilizzazione, possibilmente in forme integrate, di metodi didattici appropriati ed efficaci che, oltre alle attività residenziali tradizionali includano anche la formazione sul campo e a distanza.
I Provider accreditati ECM, pertanto, saranno autorizzati ad attribuire crediti direttamente alle loro attività didattico/formative. La diversità delle possibili attività ECM e la molteplicità dei soggetti interessati richiede un quadro di riferimento unico per l’attribuzione dei crediti, armonico e condiviso in modo da offrire reciproche garanzie di trasparenza e di affidabilità.
I metodi e le tecniche didattiche utilizzate in un programma formativo per l’ECM possono essere diversi. Il loro impatto dipende molto dall’uso specifico che ne viene fatto nel contesto formativo. E’ quindi necessario che per ogni programma formativo ECM vengano adottati metodi didattici che, oltre ad essere funzionali ai processi di apprendimento degli adulti, siano comunque:
– coerenti con gli obiettivi proposti;
– realizzati con tempi, condizioni strutturali e organizzative adeguate ed idonee attrezzature;
– rivolti ad un numero di partecipanti adeguato alle strutture e procedure utilizzate;
– gestiti da persone competenti del metodo didattico utilizzato
- La Formazione residenziale deve essere realizzata in una sede adeguatamente predisposta ed idonea per spazi e strumenti
- La Formazione a distanza (FAD) include diverse modalità con cui è possibile comunicare con interlocutori localizzati in sedi diverse e che possono partecipare in tempi diversi da quelli in cui opera il docente/formatore. E’ possibile una fruizione individuale o a gruppi dei percorsi formativi e pertanto si distinguono nella FAD almeno tre principali tipologie: o la classe virtuale – che è centrata sul docente che utilizza il tradizionale metodo di insegnamento frontale, anche se la lezione è trasmessa a distanza e a molteplici pubblici non solo contemporaneamente ma anche in tempi diversi (materiale durevole); o l’apprendimento collaborativo in rete – che è centrato sul gruppo dei pari, i quali condividono in rete conoscenze, esperienze e competenze; o l’autoapprendimento integrato da sistemi di supporto (cartacei, telematici, informativi, etc.) che è centrato sull’allievo il quale utilizza materiali durevoli opportunamente predisposti, seguendo un proprio percorso temporalmente (e anche culturalmente) individualizzato, con o senza la guida e il supporto di un tutor.
- La Formazione sul campo (FSC) in cui vengono utilizzati direttamente per l’apprendimento i contesti, le occasioni di lavoro e le competenze degli operatori impegnati nelle attività assistenziali. Questa modalità di formazione, che include anche la partecipazione ad attività di ricerca e a commissioni e gruppi di miglioramento, offre la massima possibilità di essere legata alle specifiche esigenze di sviluppo dei servizi e di miglioramento dei processi assistenziali, favorendo l’apprendimento di competenze professionali e di comportamenti organizzativi (La formazione sul campo è oggetto di un documento specifico allegato).
- Altre forme di ECM : Per completare il quadro delle modalità attraverso cui un operatore sanitario può sviluppare il proprio percorso di formazione continua, è importante riconoscere anche formalmente le attività di docenza e di tutoraggio in programmi ECM, la presentazione di relazioni e comunicazioni in consessi scientifici e l’attività scientifica e di ricerca, inclusa la pubblicazione di lavori scientifici. Rientrano in questo ambito perché sono indicatori, e anche strumenti, efficaci di crescita culturale e, quindi, di apprendimento.
L’obbligo di formazione continua è triennale e viene stabilito con deliberazione della CNFC ed è, per triennio pari a 150 crediti formativi.
Il numero di 150 crediti ECM si può ridurre a seconda di esoneri ed esenzioni.
Il raggiungimento dei crediti ECM previsti consente poi di avere ulteriori riduzioni, ad esempio:
- nella misura di 30 crediti, ai professionisti sanitari che nel precedente triennio hanno maturato un numero di crediti compreso tra 121 e 150;
- nella misura di 15 crediti, ai professionisti sanitari che nel precedente triennio hanno maturato un numero di crediti compreso tra 80 e 120;
- nella misura di 15 crediti, ai professionisti sanitari che nel precedente triennio hanno soddisfatto il proprio dossier formativo individuale;
- nella misura di 10 crediti, ai professionisti sanitari che costruiranno un dossier individuale ovvero saranno parte di un dossier di gruppo costruito da un soggetto abilitato.
Queste riduzioni sono poi valutate e modificate dalla Commissione Nazionale, oppure come per il triennio 2020-2022, in cui c’è stata una riduzione di 50 crediti ECM per il triennio grazie all’impegno degli infermieri contro la pandemia del Covid-19.